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18 Apr
18Apr

Il Governo sta lavorando al prossimo strumento di assistenza ai nuclei familiari piu fragili e di politiche attive come annunciato l'anno scorso  con la legge di bilancio che ha ridotto la durata del Reddito di cittadinanza . Il nuovo  decreto "lavoro" dovrebbe essere approvato in Consiglio dei ministri  a breve . Il  decreto prevede tre diversi strumenti  almeno per il primo  anno di applicazione, adatti alle specifiche esigenze, ovvero : 

  • la “Garanzia per l’inclusione” (c.d. “GI”) per i  nuclei familiari con componenti disabili o minorenni
  •  la “Garanzia per l’attivazione lavorativa” (GAL)  per chi è in grado di lavorare 
  • la Prestazione di accompagnamento al lavoro (c.d. “PAL”) solo per gli ultimi mesi del 2023 , per le famiglie che perderanno il reddito di cittadinanza.

 Vediamo alcune anticipazioni  in più dalla bozza in circolazione.




 

1) GI - Garanzia per l'inclusione: requisiti e durata

La Garanzia per l’inclusione (“GI”)  sarà una prestazione economica  attiva dal 1° gennaio 2024  riservata alle famiglie  nelle quali vi sia un componente ( come minimo ) piu fragile  cioè

  • disabile
  • minorenne
  • con piu di 60 anni o
  • un soggetto titolare di assegno di invalidità civile, anche solo temporaneamente.

Altri requisiti sono simili a quelli del reddito di cittadinanza ma più stringenti dal punto di vista del reddito. Sono richiesti  infatti :

  •  cittadinanza italiana o Ue  o di Paesi terzi con  titolarità  del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, o status di protezione; 
  • residenza in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 in modo continuativo; 
  •  reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicati l'apposita scala di equivalenza, 
  • patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione  fino a un  massimo di 150.000 euro 
  •  patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 euro, adeguato al numero dei componenti 

Non vengono calcolati nel nucleo per 12 mesi  i disoccupati per dimissioni volontarie  eccettuate quelle per giusta causa  e per risoluzione consensuale Come per il reddito di cittadinanza dovrebbe essere prevista una integrazione per le spese di affitto.

La misura anche questa volta sarà gestita dall'INPS a cui andrà fatta  richiesta firmando un  Patto di attivazione digitale. Partirà dal mese successivo a quello della domanda e durerà 18 mesi , rinnovabili per altri 12 dopo un mese di stop.

2) Garanzia attivazione lavorativa - GAL 

Sempre da gennaio  2024 dovrebbe partire una misura diversa chiamata  Garanzia per l’attivazione lavorativa (GAL), riconosciuta dall’INPS  con importo di:

  • 350 euro per il primo richiedente e 
  • 175 per il secondo richiedente nel nucleo familiare  
  • per un periodo di 12 mesi 
  •  ai soggetti tra i 18 e i 59 anni 
  • con un ISEE  più basso di quello della GI (6.000 euro)

 La GAL potrà essere riconosciuta, per un massimo di due persone per ciascuna famiglia. Non sarà  rinnovabile e non è cumulabile  con la Garanzia per l’inclusione e con  altre indennità di disoccupazione come la NASPI.

3) Prestazione di accompagnamento al lavoro dopo il Reddito di cittadinanza

La prestazione di accompagnamento al lavoro - PAL -  sarà garantita ai beneficiari del reddito di cittadinanza alla scadenza  delle vecchia misura 1 settembre 2023 e durerà fino al 31 dicembre 2023  Si tratta di una indennità mensile di 350 euro  riservata a coloro che abbiano firmato il patto per il lavoro e siano inseriti in misure di politica attiva del lavoro. Si dovrà fare domanda all'INPS  prima della scadenza ovvero, probabilmente,  entro luglio 2023 INPS nel frattempo effettuerà i controlli  e erogherà  da settembre l'indennità ancora con la Carta RDC. 








FONTE: Fisco e tasse

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