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22 Apr
22Apr

Nel Modello 730/2024 figura una novità sui rimborsi delle imposte derivanti dalla dichiarazione dei redditi.In particolare, la scelta andrà fatta prima di inviare la dichiarazione, selezionando la voce «Nessun sostituto» per avere il rimborso direttamente dall'Agenzia delle Entrate. Se dal 730 presentato emergerà un credito, il rimborso arriverà sul conto corrente o bancario comunicato all’Agenzia.

Se invece emergerà un debito, il pagamento potrà avvenire in due modi: 

  • direttamente dall’IBAN fornito alle entrate, 
  • stampando il modello F24 già precompilato con i dati necessari.

Vediamo come arriva il rimborso dal Fisco, in caso di credito risultante dal 730/2024. 


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1) Rimborsi da 730/2024 con "Nessun sostituto": aperto a tutti

In presenza del sostituto d'imposta, per scelta del contribuente, se dalla dichiarazione presentata emerge un credito, il rimborso relativo all’Irpef e alle relative addizionali, quello relativo alla cedolare secca e dell’imposta sostitutiva sui premi di risultato è eseguito direttamente dall’Amministrazione finanziaria. Se il contribuente ha fornito all’Agenzia delle Entrate le coordinate del suo conto corrente bancario o postale (codice IBAN), il rimborso viene accreditato su quel conto.


La richiesta di accredito può essere effettuata online tramite la specifica applicazione disponibile sul sito internet www.agenziaentrate. gov.it (chi è già registrato ai servizi telematici può farlo attraverso il canale Fisconline) oppure utilizzando l’apposito modello (disponibile sullo stesso sito internet), che, firmato digitalmente, può essere trasmesso via PEC a qualsiasi direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate, o consegnato in formato cartaceo, con firma autografa, presso qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, allegando copia di un documento di identità.

Se non sono state fornite le coordinate del conto corrente, il rimborso è erogato tramite titoli di credito a copertura garantita emessi da Poste Italiane S.p.A. Qualora, invece, il contribuente intenda utilizzare in compensazione (ex art. 17 del d.lgs. 9 luglio 1997, n. 241) i crediti relativi alle imposte sui redditi e alle relative addizionali, alle imposte sostitutive delle imposte sul reddito, è tenuto ad utilizzare esclusivamente i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate secondo modalità tecniche definite con apposito provvedimento del direttore della medesima Agenzia delle entrate (art. 37, comma 49-bis, del decreto-legge n. 223 del 2006, come modificato dall’art. 3, comma 2, del decreto legge n. 124 del 2019).







FONTE: Fisco e tasse 

 


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