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09 Nov
09Nov

 Il Portogallo non sarà più il paradiso fiscale dei pensionati italiani ed europei. Dall’anno prossimo infatti il governo di Lisbona metterà fine al regime speciale per residenti stranieri «non abituali», cioè a tutte quelle agevolazioni garantite finora a pensionati o professionisti che sceglievano di trasferire la residenza nel Paese. Ad annunciarlo è stato il primo ministro, il socialista Antonio Costa.


 La legge attualmente prevede un’imposta del 20% per professionisti qualificati e nomadi digitali e del 10% per i pensionati. Questi ultimi fino al 2020 godevano di una esenzione totale dal pagamento delle imposte, un regime fiscale di cui avevano beneficiato molti cittadini stranieri, non solo europei, e gli stessi emigranti portoghesi che ricevevano una pensione dall’estero. Chi già gode di queste agevolazioni, come gli oltre 3mila pensionati italiani che si sono trasferiti al sole di Lisbona per pagare meno tasse, potrà tuttavia continuare a farlo per tutti i 10 anni previsti dalla legge. 

Mantenere l’agevolazione anche in futuro «equivarrebbe a prolungare una misura di ingiustizia fiscale ingiustificata e sarebbe un modo indiretto per continuare ad aumentare i prezzi nel mercato immobiliare», ha dichiarato il capo del governo. Questa capacità di attrazione di stranieri benestanti fin dal 2009, anno in cui la prima versione della misura era entrata in vigore, in Portogallo viene considerata infatti una delle cause dell’aumento dei prezzi delle case nelle grandi città, che oggi provoca sempre più malcontento. Non a caso Costa, nella stessa intervista in cui ha annunciato lo stop agli sconti fiscali, ha parlato anche di un nuovo blocco dell’aumento degli affitti. Per l’anno in corso il limite era stato fissato al 2%. L’anno prossimo, ha detto il premier, non dovrebbe essere necessario ripetere lo stesso provvedimento, comunque il governo ne sta discutendo con le associazioni di inquilini e proprietari. 


Sono più di 3.500 gli italiani che hanno scelto Lisbona per pagare meno tasse sull'assegno della pensione. La crescita del numero di cittadini non più attivi lavorativamente che hanno deciso di trasferirsi al sole del Portogallo è stata continua negli ultimi anni: da meno di mille nel 2017 si è arrivati a 3.555 nel 2021. Decisamente più alto l’assegno ricevuto dai pensionati “portoghesi” rispetto a quello versato dall’Inps negli altri Paesi: in media infatti è di 4.240 euro lordi (contro i 216 euro in Germania e 289 in Francia). Complessivamente invece gli assegni pagati dall'Inps a chi ha la residenza all'estero sono circa 326 mila a cui l'istituto di previdenza nel 2021 ha versato quasi 1,4 miliardi.





FONTE: Il Messaggero

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