L'importo del bonus per asili nido e supporto domiciliare aumenta nel 2024 , per le famiglie con almeno due figli sotto i 10 anni. La legge di bilancio 2024 approvata dal Governo e pubblicata in GU il 30.12.2023 prevede un significativo incremento economico ma abbastanza selettivo; in particolare si porta a 3600 euro il contributo annuo per
- famiglie fino a 40mila euro di ISEE,
- per le nascite/adozioni che si verificano dal 1 gennaio 2024,
- in presenza anche di un primo figlio di età non superiore a 10 anni.
Vale la pena ricordare che i rimborsi non possono superare quanto effettivamente pagato agli asili nido o alle baby sitter ed erano nel 2023 al massimo:
- circa 270 euro al mese con ISEE fino a 25mila euro (3000 euro all'anno)
- circa 227 euro al mese con ISEE da 25mila a 40mila euro (2500 euro all'anno)
- circa 136 euro al mese con ISEE pari o sopra i 40mila euro (1500 euro all'anno).
Se non si presenta l' ISEE viene erogato l'importo minimo, che resta invariato nel 2024 per le famiglie appunto con ISEE sopra i 40mila euro e/o con un unico figlio.
Bonus nido: come funziona, a chi spetta
Il Bonus asilo nido/supporto domiciliare misura, introdotta nel 2016 e ormai passata a regime, cioè definitiva, offre un contributo per:
- il pagamento di rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati , (art.3) oppure
- il pagamento di assistenza domiciliare ai bambini fino a tre anni che non possono frequentare il nido per patologie croniche (art.4).
L'importo varia sulla base dell'ISEE familiare.Le domande e il pagamento sono gestiti dall'Inps.Il Bonus nido spetta a:
- cittadini italiani e comunitari residenti in Italia o in uno dei Paesi europei
- cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente (per : lavoro subordinato (artt. 5, 5-bis, 21 e 22 del D.lgs n. 286/1998, e successive modificazioni; artt. 9, 13 e 14 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, e successive modificazioni) di durata almeno semestrale; lavoro stagionale (art. 24 del D.lgs n. 286/1998 e successive modificazioni) di durata almeno semestrale; assistenza minori (art. 31, comma 3, del D.lgs n. 286/1998, rilasciato ai familiari per gravi motivi ); protezione speciale; casi speciali (artt. 18 e 18 bis del D.lgs n. 286/1998,).
La domanda può essere presentata anche dal genitore di un minore nato o adottato o in affido temporaneo e, tenuto conto della direttiva 2011/98/UE, in possesso dei seguenti requisiti:
- stranieri apolidi, rifugiati politici o titolari di protezione internazionale equiparati ai cittadini italiani (art. 27 del D.lgs 19 novembre 2007, n. 251, e art. 2 del regolamento (CE) n. 883/2004, relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale);
- titolari di Carta blu, “lavoratori altamente qualificati” (art. 14 della direttiva 2009/50/CE, attuata con il D.lgs 28 giugno 2012, n. 108);
- lavoratori di Marocco, Algeria e Tunisia per i quali gli accordi prevedono il generale diritto alla parità di trattamento con i cittadini europei;
- lavoratori autonomi titolari di permesso di cui all’articolo 26 del D.lgs 25 luglio 1998, n. 286, e successive modificazioni,
Il bonus non è cumulabile con la detrazione fiscale dal reddito per la frequenza asili nido.Si può avere invece anche contemporaneamente con l'assegno unico universale per i figli.ATTENZIONE INPS ha chiarito che , dato che la prestazione spetta per ciascun figlio di età compresa tra 0 e 36 mesi, se il minore per il quale si vuole presentare la domanda compie i tre anni d’età nel corso del 2023, sarà possibile richiedere soltanto le mensilità comprese tra gennaio e agosto.
FONTE: Fisco e tasse