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14 Apr
14Apr

Con un emendamento approvato il 10 aprile al Dl Bollette si recano novità per l'utilizzo del Bonus elettrodomestici approvato dalla Legge di bilancio 2025 e in vigore dal 1° gennaio.
Mancavano le regole operative, vediamo cosa contiene la norma di riferimenti e cosa contiene l'emendamento approvato di applicazione del bonus per gli interessati.

L’articolo 1, nei commi da 107 a 111 prevede, per il 2025, un contributo economico per incentivare l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica prodotti in Europa, favorendo il risparmio energetico, il riciclo degli apparecchi obsoleti e il sostegno all'industria. Si vuole incentivare l’acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica (classe non inferiore alla B (testo modificato dall'emendamento, come si vedrà di seguito) e prodotti in Europa) con l'obiettivo di ridurre i consumi elettrici domestici, migliorare l’efficienza energetica in tale ambito, sostenere la competitività del sistema produttivo industriale e promuovere il corretto smaltimento e riciclo degli apparecchi sostituiti. Si stabilisce che questo contributo copra fino al 30% del costo di un singolo elettrodomestico, con un limite massimo di 100 euro per ciascun elettrodomestico. 
Il limite è elevato a 200 euro per le famiglie con un ISEE inferiore a 25.000 euro. 
In ogni caso, ogni nucleo familiare può beneficiare del contributo per un solo elettrodomestico. Si specifica che per finanziare il contributo, è istituito un fondo pari a 50 milioni di euro per il 2025 (tetto massimo di spesa per la misura de qua) presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy.

L'emendamento approvato il 10 aprile specifica quanto segue:
All'articolo 1, dopo il comma 3 è aggiunto il seguente: 3-bis. All'articolo 1 della legge 30 dicembre 2024, n. 207, sono apportate le seguenti modificazioni:

  • a) al comma 107, le parole da: «non inferiore alla nuova classe energetica B, prodotti nel territorio dell'Unione europea con contestuale smaltimento dell'elettrodomestico sostituito» sono sostituite dalle seguenti; «, individuati con il decreto di cui al comma 110 e prodotti in uno stabilimento collocato nel territorio dell'Unione europea con corrispondente smaltimento dell'elettrodomestico sostituito di classe energetica inferiore a quella dell'elettrodomestico di nuovo acquisto»;
  • b) al comma 109 sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi; «La gestione del contributo è operata mediante la piattaforma informatica di cui all'articolo 28-bis del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, gestita da PagoPA S.p.a. Le attività istruttorie, di verifica, controllo e gestione delle risorse finanziarie sono svolte dall'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.A. – Invitalia. I predetti gestori operano sulla base di convenzioni stipulate con il Ministero delle imprese e del made in Italy nella quale è ripartito il compenso spettante a ciascun gestore, comunque nel limite complessivo del 3,8 per cento a valere sulle risorse di cui al comma 109».

Parafrasando si attendono istruzioni operative da Invitalia che dovrebbero essere in dirittura di arrivo.







FONTE: Fisco e tasse

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