E' definitivo il nuovo bonus natalizio da 100 euro per i lavoratori dipendenti a basso reddito con figli. La novità è stata inserita nella legge di conversione del decreto Omnibus 113 1024 , pubblicata in Gazzetta ufficiale l'8 ottobre 2024 (Legge 134 2024)
Vediamo più in dettaglio la proposta iniziale e il testo definitivo della norma che , malgrado le buone intenzioni di sostegno alle famiglie a basso reddito ha raccolto anche qualche critica per l'esclusione delle coppie di fatto.
Il Consiglio dei ministri aveva approvato il 30 aprile scorso , in esame preliminare, un decreto legislativo di attuazione della legge delega sulla riforma fiscale (legge 9 agosto 2023, n. 111), con una ampia revisione del regime impositivo dei redditi
In tema in particolare di redditi da lavoro dipendente era stato prevista una misura provvisoria, in attesa del nuovo un regime fiscale sostitutivo per la tredicesima mensilità previsto dalla Riforma. ovvero l’erogazione, nel mese di gennaio 2025,( da qui la denominazione Bonus Befana) di un’indennità di 100 euro ai lavoratori dipendenti che nel 2024 fossero nelle seguenti condizioni:
Il decreto legislativo attuativo della legge delega è ancora in attesa della bollinatura della Ragioneria generale per poter proseguire al vaglio delle commissioni parlamentari di Camera e Senato. Un iter troppo lungo per questa agevolazione alle famiglie, secondo il Governo che anche grazie all’andamento positivo delle entrate, ha dunque deciso di anticipare l’erogazione del Bonus 100 euro nelle tredicesime di dicembre.
La norma definitiva in sintesi prevede
in attesa dell'introduzione di un nuovo regime fiscale sostitutivo in corso di definizione nella Riforma fiscale . Per ottenere tale indennità, devono essere soddisfatte congiuntamente le seguenti condizioni:
L'indennità non concorre alla formazione del reddito complessivo e viene erogata proporzionalmente al periodo di lavoro.
Nella determinazione del reddito complessivo :
Il sostituto d'imposta (datore di lavoro) è responsabile del riconoscimento dell'indennità, che viene accreditata insieme alla tredicesima mensilità su richiesta del lavoratore.
La compensazione da parte del datore di lavoro nei flussi uniemens potrà essere effettuata dal giorno successivo a quello dell'erogazione in busta paga. Se durante il conguaglio l'indennità risulta non spettante, il datore di lavoro è tenuto a recuperarla successivamenteInoltre, l'indennità può essere rideterminata nella dichiarazione dei redditi presentata dal lavoratore, anche se non erogata dal datore di lavoro. Se risulta non spettante o erogata in misura inferiore, l'importo dovrà essere restituito o conguagliato.
Per finanziare l'onere dell'indennità, stimato in 100,3 milioni di euro per il 2024, si provvede mediante riduzioni di fondi e accantonamenti da diversi ministeri e fonti di bilancio statale.
Come detto i datori di lavoro (sostituti d'imposta) sono incaricati di erogare l'indennità insieme alla tredicesima, previa richiesta scritta del lavoratore che attesta il diritto al beneficio e fornisce i codici fiscali di coniuge e figli.
FONTE: Fisco e tasse