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21 Oct
21Oct

La legge di bilancio 2024 (L. 213/2023) aveva previsto l'aumento dell’importo dell' indennità di congedo parentale fruibile per madri o padri  per un secondo mese,  sul totale dei 6  previsti entro il 6° anno di vita del  bambino. 

Nello specifico l'indennità (ordinariamente fissata al 30% della retribuzione imponibile) è stata portata

  • all'80% per due mesi nel 2024 e 
  • all'80% per un mese e al 60% per un altro mese,  a regime, a partire dal 2025.

 La  novità è applicabile ai lavoratori dipendenti, pubblici e privati che terminano i periodi di congedo  obbligatorio di maternità o, in alternativa, di paternità – di cui rispettivamente al Capo III e al Capo IV del DLgs. 151/2001 – successivamente al 31 dicembre 2023. Con la circolare 57 del 18 aprile 2024 Inps  aveva  fornito  le istruzioni operative  per i lavoratori del settore privato.

Veniva precisato che l’indennità maggiorata spetta  alternativamente a entrambi i genitori. 

Congedo parentale 2025: terzo mese indennizzato al 80%

Come detto la legge di bilancio continua il rafforzamento dei congedi parentali, con l'introduzione di:

  • aumento al 80% anche del secondo mese di congedo che avrebbe dovuto passare al 60% secondo le norme in vigore e di 
  • un terzo mese , sempre indennizzato all'80% dello stipendio, che si aggiunge ai due già previsti. 

Questo beneficio secondo il testo entrato in consiglio non sarà temporaneo ma  diventerà strutturale.

Si conferma che potrà essere fruito da entrambi i genitori, sempre entro i sei anni di vita del figlio o entro sei anni dall'adozione o affidamento.

Restano invariati i restanti mesi di congedo, indennizzati al 30% (per un massimo di 10 complessivamente).







FONTE: Fisco e tasse

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